Avventura in cammello nel deserto del Sahara a Merzouga, Marocco – Cosa vedere in Marocco

Cosa vedere in Marocco: da Fez al deserto del Sahara

Il Marocco è un paese che sa conquistare il cuore di ogni viaggiatore, con il suo mix unico di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Se stai cercando cosa vedere in Marocco, questo itinerario di 10 giorni ti porterà alla scoperta delle sue gemme più preziose: dalle atmosfere magiche di Fez e Marrakech, con le loro medine antiche e i suq profumati di spezie, fino alle dune infinite del deserto del Sahara, dove le notti stellate ti lasceranno senza fiato. Tra città imperiali, montagne selvagge e oasi nascoste, ogni tappa è un’avventura che ti farà vivere il Marocco in modo autentico e indimenticabile. Pronto a partire? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli di questo viaggio straordinario.

Quandodicembre – gennaio (vacanze di natale)
Durata11 giorni
TappeFez, Moulay Idriss, Volubilis, Rabat, El-Jadida, Essaouira, Marrakech, Telouet, Ait.Ben-Haddou, Ouarzazate, Skoura, Gole di Dades, Gole di Todra, deserto di Merzouga, Midelt
VoloTAP Airlines con scalo a Lisbona
VistoPer i cittadini italiani è consentito l’ingresso senza visto in Marocco per motivi turistici per la durata di tre mesi massimo
VaccinazioniNessuna! Se volete stare sereni potete considerare di effettuare il vaccino per Epatite A. Maggiori info qui.

In questo articolo, ti guiderò passo dopo passo attraverso un viaggio indimenticabile: dalla vivace Fez, con i suoi vicoli labirintici e l’artigianato tradizionale, fino alle magiche dune di Merzouga, passando per le gole del Todra, le kasbah di Ouarzazate e le atmosfere vibranti di Marrakech. Scopri come vivere al meglio ogni tappa di questo itinerario di 10 giorni.

Mappa dettagliata del Marocco con le tappe principali per un itinerario di cosa vedere in Marocco

Giorno 1: Arrivo a Fez e prima esplorazione

Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere in Marocco inizia a Fez, una città che sembra uscita da un racconto delle Mille e una Notte. Atterriamo all’aeroporto di Fez, piccolo e accogliente, e ci spostiamo verso il centro città con un autobus locale (solo 4 MAD a testa!), per poi salire su un petit taxi che ci porta alla Porta Blu, l’ingresso principale della medina.

Ci sistemiamo nel riad, un’oasi di tranquillità nel cuore del caos, e ci concediamo una prima passeggiata serale nella medina. I vicoli stretti e i suq profumati di spezie ci avvolgono, mentre l’atmosfera marocchina prende vita sotto le luci soffuse. Ceniamo in un ristorante tipico, assaporando i primi piatti della cucina locale, e ci prepariamo per il giorno successivo, carichi di aspettative.

Minareto della moschea di Kairaouine a Fez, uno dei luoghi imperdibili per chi visita il Marocco
Minareto della moschea di Kairaouine a Fez
Viaggiatore con zaino davanti alla porta blu di Fez, uno dei luoghi iconici da visitare in Marocco
Porta blu di Fez, un'icona della città e una delle principali attrazioni turistiche in Marocco

Giorno 2: Fez, cosa vedere nella città delle mille porte e segreti, e trasferimento a Moulay Idriss

La giornata inizia con una visita alle concerie Chouara, uno dei posti da non perdere in Marocco. Le enormi vasche di colori vivaci, dove la pelle viene lavorata a cielo aperto, circondate da abitazioni e negozi che sembrano osservare immobili il passare del tempo. Proseguiamo perdendoci nella medina, un labirinto di vicoli e suq che ci regala scorci di vita quotidiana. Tra i luoghi da visitare in Marocco, ammiriamo la Medrassa Bou Inania, con i suoi dettagli dorati, la maestosa porta dorata del Palazzo Reale e il quartiere ebraico, con i suoi balconi di legno che raccontano storie lontane.

Nel pomeriggio, ritiriamo la macchina a noleggio e ci spostiamo a Moulay Idriss, un paesino in collina dipinto di verde e bianco. Ceniamo in un riad con terrazza, godendo di una vista sulla città, e facciamo un giro serale tra le sue viuzze tranquille per esplorarla.

Concerie tradizionali di Fes, Marocco: uno dei luoghi più autentici e suggestivi da visitare nel paese.
Le tradizionali concerie di Fez, un'iconica attrazione turistica del Marocco, dove vengono lavorati pelle e cuoio secondo metodi secolari.
Turista davanti alla porta dorata del Palazzo Reale di Fez.
La maestosa porta dorata del Palazzo Reale di Fez

Giorno 3: Volubilis, Meknes e Rabat - tra storia e attrazioni imperdibili

Il secondo giorno del nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere in Marocco inizia con un il sito archeologico di Volubilis. Qui, tra le rovine romane ben conservate, ci perdiamo tra colonne antiche, mosaici colorati e un’atmosfera che ci riporta indietro nel tempo. Dopo aver esplorato questo gioiello storico, ci rimettiamo in macchina diretti a Meknes. Essendo venerdì, è quasi tutto chiuso. Decidiamo allora di fare una breve sosta per comprare della frutta fresca e dello street food, prima di ripartire verso la nostra tappa finale: Rabat.

Giungiamo nella capitale nel primo pomeriggio, giusto in tempo per visitare la Kasbah degli Oudaia, un luogo incantevole con vicoli bianchi e blu che sembrano usciti da un quadro. Passeggiamo tra le sue viuzze caratteristiche, ammirando le porte decorate e i panorami sull’oceano. Nonostante sia la capitale, Rabat è sorprendentemente tranquilla e poco affollata di turisti, il che la rende piacevole da esplorare. Ci conquista con la sua atmosfera rilassata e il suo fascino da città di mare, e ci godiamo la cena in un ristorantino locale, gustando piatti tradizionali mentre il sole tramonta sull’Atlantico.

Viaggiatori esplorano il sito archeologico di Volubilis, una delle attrazioni storiche più affascinanti da visitare in Marocco
Le rovine romane di Volubilis, vicino a Fes: una delle cose imperdibili da vedere in Marocco.
Panorama del sito archeologico di Volubilis, vicino a Fes, è una tappa obbligata per chi cerca cosa visitare in Marocco. Le sue rovine ben conservate raccontano la storia del periodo romano in Nord Africa.
Panorama delle rovine di Volubilis, sito patrimonio UNESCO
Cosa vedere in Marocco - Castello di Oudaia a Rabat. Un forte medievale di colore ocra che offre una vista mozzafiato sull'oceano Atlantico e un viaggio nella storia del paese.
Storia, cultura e panorami indimenticabili al Castello di Oudaia a Rabat
Cosa vedere in Marocco - Rabat, la capitale del Marocco, è ricca di vicoli pittoreschi con colori bianchi e blu, una firma inconfondibile della città.
Vicolo caratteristico di Rabat, Marocco, con pareti bianche e blu.

Giorno 4: El-Jadida, tra mura antiche e spiagge infinite - cosa vedere sulla costa atlantica

Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere in Marocco continua a El-Jadida, una città affacciata sull’Atlantico. Partiti di buon’ora, arriviamo al riad dove, in attesa della stanza, ci godiamo una tisana alla menta sul terrazzo con vista sulle mura portoghesi.

Nonostante sia inverno, ci tuffiamo in spiaggia per un’oretta di sole, sotto gli sguardi incuriositi dei locali. Alzandosi il vento, pranziamo velocemente e ci dedichiamo all’esplorazione del centro storico: tra le mura portoghesi, la Cisterna Portoghese e i vicoli della città vecchia, scopriamo uno dei posti da non perdere in Marocco. La giornata si conclude con un tramonto magico che colora tutto di tonalità calde, regalandoci un’altra esperienza da vivere in Marocco indimenticabile.

Vista delle mura portoghesi ocra di El-Jadida, Marocco, con l'oceano e i gabiani che volano nel cielo.
Le storiche mura portoghesi di El-Jadida, con il mare e i gabiani nel cielo, rappresentano una delle affascinanti attrazioni da scoprire in Marocco.

Giorno 5: Essaouira, tra suq vibranti e tramonti dorati - esperienze da vivere in Marocco

Oggi lasciamo El-Jadida per raggiungere Essaouira, una delle mete imperdibili per chi si chiede cosa vedere in Marocco. Optiamo per la statale che costeggia l’Atlantico, un percorso panoramico che ci regala momenti magici: ci fermiamo spesso per scattare foto e ammirare il paesaggio, con il sole che evoca un’atmosfera estiva. A metà giornata, una sosta in spiaggia ci regala un bagno nell’oceano gelido e un po’ di relax sotto il sole.

Arriviamo a Essaouira nel tardo pomeriggio e ci perdiamo tra le sue viuzze, fino a raggiungere le mura della città. Qui, il tramonto ci regala uno spettacolo indimenticabile: il cielo si infiamma di colori caldi, tingendo anche gli edifici, mentre i gabbiani volano sopra le onde e i pescatori si preparano per la notte. È un quadro estivo vissuto a fine anno!

Concludiamo la giornata in uno dei tanti ristoranti della città, gustando piatti locali con un po’ di malinconia per non avere un altro giorno da dedicare a questa gemma del Marocco.

Spiaggia sabbiosa sotto un cielo blu, perfetta per chi cerca cosa vedere in Marocco da El - Jadida verso Essaouira.
Spiaggia sabbiosa lungo il tragitto da El-Jadida verso Essaouira
Donna che fa il bagno a natale nell'oceano atlantico, godendo di un momento di libertà e scoperta in Marocco
Bagno nell'oceano Atlantico a Natale, un'esperienza unica di libertà e scoperta in Marocco.
Edificio bianco con la Torre dell'orologio a Essaouira, in Marocco
Horloge di Essaouira, un esempio di architettura da scoprire in Marocco.
La città di Essaouira, illuminata dalla luce del tramonto, una delle attrazioni imperdibili del Marocco
La città vecchia di Essaouira con le sue mura durante il tramonto.

Giorno 6: Cosa vedere a Marrakech, tra souk e piazze iconiche

Marrakech, uno dei luoghi turistici del Marocco più iconici, ci accoglie con il suo caos vibrante. Trovare il riad non è semplice: la città è enorme e il navigatore non ci aiuta molto. Una volta sistemati, ci immergiamo nel souk, ma a differenza di Fez, qui tutto è molto più turistico, con moto che sfrecciano tra i vicoli, creando un po’ di disagio.

Visitiamo la famosa piazza Jemaa el-Fna, dove il mercato serale offre piatti tipici della cucina marocchina. Tuttavia, Marrakech nonostante sia nelle tappe di tutti i turisti e nelle liste di cosa vedere in Marocco,  non ci convince del tutto: la troviamo poco autentica, con persone spesso interessate solo a vendere.

Essendo la fine dell’anno, decidiamo di comprare del vino in un supermercato e ceniamo in un ristorante con terrazza, dove mangiamo bene e ci fanno bere il nostro vino senza problemi. Nella città vecchia, il Capodanno non si festeggia, ma al riad il proprietario ci sorprende con una torta e una tazza di tè, regalandoci un festeggiamento diverso dal solito ma pieno di calore.

Una strada acciottolata dominata dalla Torre dell'orologio simbolo di Marrakech, un importante attrazione turistica in Marocco.
Torre dell'orologio di Marrakech che domina la città durante il tramonto.

Giorno 7: alla scoperta dei villaggi di fango Telouet e Ait-Ben-Haddou

Oggi ci aspetta una tappa lunga e suggestiva, che ci porterà anche in quota, regalandoci paesaggi mozzafiato. Il viaggio inizia presto, e man mano che saliamo, il panorama diventa sempre più spettacolare. Ci fermiamo più volte per scattare foto e per acquistare una pietra di amantite, un piccolo ricordo di questa terra affascinante.

Il primo stop è Telouet, un paesino che ci trasporta in un’atmosfera da film western. Il paesaggio è dominato da toni rossi intensi, con villaggi di fango sparsi tra canyon profondi e oasi che aggiungono tocchi di verde. Visitiamo la kasbah, un po’ decadente ma con tre stanze ancora ben conservate, decorate con legno intagliato e ceramiche colorate che raccontano storie di un passato glorioso. È uno dei posti da vedere in Marocco, soprattutto per chi cerca autenticità e storia.

Proseguiamo verso Ait-Ben-Haddou, dove trascorreremo la notte. Prima di sistemarci, esploriamo il villaggio, Patrimonio UNESCO, con le sue case di fango che si arrampicano sulla collina. È un luogo magico, tra le cose da vedere in Marocco più iconiche, dove il tempo sembra essersi fermato, e ogni angolo regala emozioni uniche.

Rovine di villaggi di Fango in Marocco lungo la strada tra Teoulet e Ait Ben Haddou, itinerario in Marocco
Villaggi di Fango in Marocco lungo la strada tra Teoulet e Ait Ben Haddou.
Un uomo e una donna seduti su un davanzale lavorato con delle ceramiche colorate e contemplando il paesaggio di Teoulet in Marocco.
Dettaglio delle pareti lavorate con delle ceramiche colorate della Kasbah di Teoulet
Esempio di villaggi di Fango in Marocco lungo la strada tra Teoulet e Ait Ben Haddou, itinerario in Marocco
Esempio di villaggi di Fango in Marocco lungo la strada tra Teoulet e Ait Ben Haddou
Un fiume che attraversa il deserto e costeggia il villaggio di Ait Ben Haddou creando un paesaggio suggestivo evidenziando la bellezza naturale del Marocco.
Fiume Ourzazate che costeggia la città fortificata di Ait Ben Haddou creando un paesaggio suggestivo evidenziando la bellezza naturale del Marocco.

Giorno 8: Ouarzazate - Skoura - Gole di Dades - Gole di Todra (Tinghir)

Scegliamo di svegliarci presto per goderci l’alba ad Ait-Ben-Haddou, e la scelta si rivela vincente: il cielo si tinge di un mix tra blu scuro e rosso fuoco, uno spettacolo indimenticabile. Dopo una colazione abbondante, lasciamo il villaggio per dirigerci verso le Gole di Todra, ma lungo il percorso abbiamo in programma altre tappe imperdibili tra cosa vedere in Marocco.

La prima sosta è Ouarzazate, famosa per i suoi studi cinematografici. Decidiamo di non visitarli, poiché da fuori non ci sembrano particolarmente entusiasmanti, e proseguiamo verso Skoura. Qui visitiamo una kasbah di fango (Kasbah Admiridil), appartenente a una famiglia contadina, curiosando tra le sue stanze e immaginando i frammenti di vita quotidiana che si sono svolti tra quelle mura. Cerchiamo anche il palmeto di Skoura, ma ci perdiamo e, dopo qualche tentativo, rinunciamo per dirigerci verso la Valle di Dades.

Il paesaggio cambia nuovamente, e ogni curva ci regala un nuovo “wow”: canyon e montagne si susseguono in un’esplosione di colori e forme. Ci fermiamo spesso per scattare foto e video, cercando di immortalare tanta bellezza. Dopo una pausa pranzo immersi in questo scenario surreale, ripartiamo verso le Gole di Todra, dove arriviamo al tramonto. Percorriamo la strada della gola in macchina, rimanendo esterrefatti dall’altezza delle pareti rocciose che quasi non lasciano passare il sole.

Concludiamo la giornata con la migliore Tajine mangiata in Marocco, preparata in casa nel nostro riad, un’esperienza che chiude in bellezza una giornata ricca di emozioni e scoperte.

Kasbah Admiridil, un ampio edificio con numerose finestre, simbolo della cultura contadina di Skoura, Marocco.
Kasbah Admiridil, simbolo della cultura contadina di Skoura, Marocco.
Una coppia con una strada tortuosa sullo sfondo nella Valle del Dades, Marocco.
Paesaggio della Valle del Dades.
Panoramica di una città marocchina nell'Alto Atlante, con edifici tradizionali circondata da un oasi di verde.
Panorama di una città nell'Alto Atlante, Marocco, circondata da una rigogliosa oasi.
Gole del Todra: un canyon stretto con una strafa che lo attraversa, una tra le cose da fare in Marocco.
Il canyon delle Gole del Todra con la strada che lo attraversa.

Giorno 9: Tra montagne, nomadi e il silenzio del deserto di Merzouga - esperienze indimenticabili in Marocco

Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere in Marocco raggiunge uno dei suoi momenti più emozionanti. Ci svegliamo prima dell’alba, con il cielo stellato che ci avvolge, e iniziamo il trekking sopra le Gole di Todra. Arriviamo in cima giusto in tempo per vedere le montagne infuocarsi sotto i primi raggi del sole, uno spettacolo mozzafiato.

Dopo 4-5 km, incontriamo una famiglia di nomadi. Ci offrono una tisana alla menta e ci mostrano la loro vita semplice e primitiva. Curiosiamo nella grotta dove dormono, osservando la moglie preparare il pane mentre il figlio più piccolo gattona per terra. La presenza di un ragazzo giapponese, che vive con loro da due anni, aggiunge un tocco di mistero. È un’esperienza unica, che ci fa riflettere sull’essenza della vita.

Dopo aver salutato la famiglia, torniamo al paese per una colazione veloce e partiamo per il deserto di Merzouga. Arrivati, ci prepariamo per l’avventura: indossiamo il turbante e saliamo sui dromedari per un’ora e mezza di viaggio verso il campo nel deserto. Esploriamo le dune e saliamo su una delle più alte per ammirare il tramonto, mentre le temperature crollano.

La serata prosegue con una cena sotto le stelle, intorno a un fuoco, accompagnata da canti e musica tradizionale. Poi, ci allontaniamo per osservare il cielo stellato, punteggiato da qualche stella cadente. Una giornata magica, tra i posti da non perdere in Marocco, che resterà per sempre nei nostri ricordi.

Una donna con macchina fotografica in mano al sorgere del sole con le montagne del Gole del Todra sullo sfondo, in Marocco
Il sorgere del sole durante il nostro trekking sopra le Gole del Todra
Bambino Berbero in piedi sotto una tenda, che riflette lo stile di vita di una famiglia nomade in Marocco.
Il bambino più grande della famiglia nomada incontrata durante il nostro trekking.
Un viaggiatore in sella a un cammello nel deserto di Merzouga, un luogo affascinante da esplorare in Marocco
In sella al cammello al deserto di Merzouga
Vista di un uomo sulla cima di una duna di sabbia al tramonto a Erg Chebbi, un esperienza da vivere in Marocco
Le dune di sabbia al tramonto a Erg Chebbi, deserto del Sahara marocchino.

Giorno 10: rientro verso nord con tappa a Midelt

Dopo le emozioni del deserto di Merzouga, oggi è una giornata di trasferimento per rientrare verso Fez. La strada è lunga e priva di autostrade, quindi optiamo per una sosta a Midelt, una piccola città montana, per spezzare il viaggio.

Midelt non è tra le mete più famose di cosa vedere in Marocco, ma la sua posizione strategica la rende un punto di sosta ideale. Durante il tragitto, il paesaggio cambia continuamente: dalle dune del Sahara si passa alle montagne dell’Atlante, con valli verdeggianti e piccoli villaggi che punteggiano il percorso. Arrivati a Midelt nel tardo pomeriggio, ci fermiamo nel nostro Airbnb, pronti per ripartire il giorno successivo.

Giorno 11: ultimo pranzo in terra Marocchina

Partendo da Midelt, decidiamo di fare una sosta a Ifrane, soprannominata la “Svizzera del Marocco”. Capiamo subito il perché: con la sua architettura europea e il paesaggio alpino, sembra di essere finiti in un angolo d’Europa. È una delle sorprese più affascinanti tra cosa vedere in Marocco, un luogo che contrasta piacevolmente con il resto del paese.

Raggiungiamo Fez in tempo per un ultimo pranzo in terra marocchina, assaporando i sapori che ci hanno accompagnato in questi 10 giorni. Dopo aver consegnato la macchina, ci dirigiamo all’aeroporto, portando con noi ricordi indimenticabili di paesaggi, incontri e avventure. Il Marocco ci ha regalato un’esperienza unica, e sappiamo già che torneremo per scoprire ancora di più.

Quando andare in Marocco?

Non esiste un momento ideale, ma solo la voglia di partire! Questa frase dovrebbe essere la spinta giusta per lanciarti alla scoperta del Marocco e vivere esperienze indimenticabili. Che tu sogni di perderti tra le vie labirintiche delle medine, ammirare le montagne innevate o camminare sulle dune dorate del Sahara, ogni stagione regala emozioni uniche.

In primavera, il clima mite è perfetto per esplorare i luoghi da vedere in Marocco senza il caldo estivo. D’estate, le coste atlantiche come Essaouira e Agadir offrono un fresco piacevole grazie alla brezza marina. L’autunno è ideale per scoprire i posti da non perdere in Marocco senza la folla, con giornate ancora calde e serene. Infine, l’inverno è il momento migliore per avventurarsi nel Sahara, con giornate miti e notti stellate, o per sciare sulle montagne dell’Atlante.

Insomma, qualunque stagione scegli, il Marocco saprà stupirti con i suoi tesori sempre pronti a essere scoperti.

Come arrivare in Marocco?

Raggiungere il Marocco è abbastanza semplice grazie alla sua posizione strategica nel nord-ovest dell’Africa, facilmente accessibile da molte città europee, asiatiche e africane. Se stai pianificando cosa vedere in Marocco, devi sapere che la principale porta d’ingresso internazionale è l’aeroporto, con Mohammed V di Casablanca che è il più grande e il più trafficato del paese, seguito da Marrakech-Menara, Fes-Saïs, e Rabat-Salé. Diverse compagnie aeree internazionali offrono voli diretti e low cost, rendendo comodo organizzare il viaggio verso le attrazioni del Marocco.

In alternativa, se preferisci un viaggio più avventuroso, puoi arrivare in Marocco via traghetto. I porti di Algeciras (Spagna) e Tarifa offrono collegamenti frequenti con i porti marocchini di Tangieri e Ceuta, rendendo possibile un arrivo via mare in poche ore. Una volta atterrato o sbarcato, sarai pronto per scoprire i posti da non perdere in Marocco, dalle città imperiali alle meraviglie naturali.

Come spostarsi in Marocco: mezzi di trasporto e consigli

Il Marocco offre diverse opzioni di trasporto, adatte a ogni budget ed esigenza. Di seguito tutte le opzioni per aiutarvi ad organizzare al meglio il vostro Itinerario di viaggio in Marocco:

  • Auto a noleggio: Indispensabile se volete replicare il nostro itinerario, non solo per la comodità e la flessibilità, ma anche per esplorare in lungo e in largo il paese in poco tempo e avere la libertà di fermarvi dove più vi piace. Le strade principali sono ben mantenute, ma è essenziale guidare con prudenza: i limiti di velocità sono bassi e le multe frequenti. Troverete la polizia sparsa in tutto il territorio che rileva la velocità con il laser, è quasi impossibile non prendere una multa.
  • Treni: Per chi preferisce evitare di guidare, i treni sono un’ottima opzione per collegare città come Casablanca, Rabat, Fes e Marrakech. Sono comodi, puntuali con prezzi accessibili, però non raggiungono tutte le località. Qui potete informarvi su tutte le tratte e prenotare i biglietti, pianificando al meglio cosa vedere in Marocco.
  • Autobus e furgoni collettivi: Gli autobus, come quelli della compagnia CTM, sono economici e collegano la maggior parte delle città, anche se i tempi di percorrenza possono essere lunghi. Anche i mezzi locali, come autobus di linea o furgoncini collettivi, sono opzioni valide, soprattutto se si ha un itinerario ben definito.
  • Taxi: Per brevi distanze, i taxi (urbani “petit taxi” o interurbani “grand taxi”) sono convenienti, ma è sempre bene concordare il prezzo prima di partire.

Come vestirsi in Marocco: consigli per ogni stagione

Preparare la valigia per il Marocco richiede attenzione, dato il clima molto variabile a seconda della stagione e della zona.

  • In primavera (marzo-maggio), porta abiti a strati: magliette e pantaloni leggeri per il giorno, e una giacca per le serate fresche. 
  • In estate (giugno-agosto), il caldo è intenso, soprattutto nelle città e nel deserto: scegli abiti leggeri in cotone o lino, un cappello e una sciarpa.
  • L’autunno (settembre-novembre) è simile alla primavera, quindi valgono gli stessi consigli.
  • In inverno (dicembre-febbraio), le temperature diurne sono miti (15-20°C), ma di sera fa freddo, specialmente nel deserto e in montagna. Porta una giacca, maglioni, felpe, e pantaloni lunghi. Per il deserto, aggiungi guanti, cappello e maglia termica, poiché le notti sono gelide. Non dimenticate scarpe comode e chiuse per camminare ed esplorare specialmente se visiterete le montagne dell’Atlante che sono assolutamente imperdibili tra le cose da vedere in Marocco.

Non dimenticare occhiali da sole, costume da bagno, crema solare e una borraccia, utili in ogni stagione. Infine, ricorda di vestirti in modo rispettoso della cultura locale: evita abiti troppo corti o scoperti, soprattutto nelle zone rurali e nei luoghi religiosi. 

Questo è tutto su “Cosa vedere in Marocco: da Fez al deserto del Sahara”. Ci siamo persi qualcosa? Hai trovato utile questa guida? Fateci sapere nei commenti qui sotto! Se avete domande saremmo felici di rispondere!

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