Tra i posti che più ci piacciono dove andare a ciaspolare vicino a Milano ci sono i piani di Artavaggio. Questa piccolissima località sciistica della Valsassina, situata tra i 1600 e i 2000 metri alle pendici del monte Sodadura, è davvero un piccolo gioiello da scoprire sia in estate che in inverno.
La sua vicinanza a Milano e soprattutto a Lecco la rendono molto frequentata, specialmente dalle famiglie, che possono raggiungere comodamente i Piani di Artavaggio tramite la funivia che parte da Moggio.
Avendo frequentato questo posto più volte, siamo in grado di fornirvi dettagli sul percorso ad anello più spettacolare per raggiungere i Piani di Artavaggio senza l’uso della funivia, passando per i bellissimi rifugi Cazzaniga Merlini e Nicola. Vediamo innanzi tutto come raggiungere Moggio per una ciaspolata ai Piani di Artavaggio.
Come raggiungere i Piani di Artavaggio
Raggiungere i Piani di Artavaggio da Milano è molto semplice, dovete prendere la SS36 per Lecco e una volta arrivati a Lecco seguite le indicazioni per la Valsassina. Si percorre il tunnel che passa sotto Lecco e poi sale verso Ballabio. Arrivati a Ballabio bisogna seguire le indicazioni per il Culmine di San Pietro fino a raggiungere Moggio.
Da Moggio potete prendere la funivia oppure salire a piedi dal sentiero che vi spiegheremo nei prossimi paragrafi.
Gli orari e i prezzi della funivia li potete trovare sul sito ufficiale qui.
Dove parcheggiare a Moggio
Nella zona della funivia ci sono diversi parcheggi gratuiti, questi utilizzateli solo se dovete prendere la funivia perché se andate a piedi conviene parcheggiare più comodamente leggermente più avanti in questo parcheggio.
In alta stagione se arrivate tardi potreste trovare tutti i parcheggi pieni. Tranquilli, abbiamo un parcheggio segreto che conoscono in pochi, da li a piedi potete entrare nel sentiero direttamente camminando verso la fine della strada.
Adesso che sappiamo dove andare a ciaspolare vicino a Milano, vediamo nel dettaglio il percorso della ciaspolata ai Piani di Artavaggio!
Scheda tecnica:
- Lunghezza: 10,4km
- Dislivello: 980 mt.
- Difficoltà: *
- Traccia gpx: Scarica la traccia
- Tempo in movimento: 4h00m
- Quota partenza: 883mt.
- Quota massima: 1889mt.
*difficoltà calcolata in caso di neve, altrimenti se il giro lo effettuate in estate o senza neve la difficoltà si riduce parecchio.
Mappa Ciaspolata ai Piani Artavaggio
Percorso ciaspolata ai Piani di Artavaggio
Dal Parcheggio si imbocca il sentiero del Vallone (CAI 724) e si inizia a salire fino a raggiungere una mulattiera che in poco tempo porta ad un area pic-nic chiamata Pe’ Gross con un tavolo e anche una fontanella. Da questo punto la salita inizia ad essere più ripida e dopo 1,60 chilometri dalla partenza troviamo la prima svolta.
Il segnavia del CAI indica sia destra che sinistra Piani di Artavaggio, bisogna andare verso sinistra seguendo il 724.
Baitello del Vallone
Dopo aver affrontato una zona di tronanti tutta boschiva, al terzo chilometro si raggiunge il baitello del vallone, ex rifugio Casari oggi in stato di abbandono.
Di solito quando c’è tanta neve è questo il punto dove conviene indossare le ciaspole. Ci troviamo già a 1510 metri e appena superata la baita abbandonata c’è la svolta fondamentale per il giro spettacolare ad anello dei Piani di Artavaggio. Abbandoniamo quindi il sentiero 724 e svoltiamo a sinistra nel 7242 sentiero degli stradini, questo sentiero è molto meno battuto di quello precedente ma è anche quello paesaggisticamente più bello, in un attimo vi ritroverete completamente soli nella natura e vi renderete subito conto che questo e’ davvero uno dei posti piu belli dove andare a ciaspolare vicino Milano.
Rifugio Cazzaniga Merlini
Proseguite lungo il sentiero e ai segnavia che troverete seguite sempre per il rifugio Cazzaniga Merlini, non potete sbagliarvi anche perché ad un certo punto lo vedrete in lontananza. Spettacolare, costruito su di una roccia a sperone, gode di una vista a 360 gradi sulle vette circostanti.
Inaugurato nel 1931 e intitolato a Giuseppe Cazzaniga, ufficiale degli Alpini deceduto nella zona fu’ distrutto nel 1944 durante la seconda guerra mondiale. Ricostruito nel 1952 e dedicato a Ugo Merlini, veterano della campagna italiana di Russia.
L’ultimo tratto in salita che porta al rifugio è la parte più impegnativa del trekking. In inverno questi ultimi 400 metri di sentiero sono poco battuti e l’accumulo di neve fresca aumenta la difficoltà di percorrenza.
Rifugio Nicola
Una volta raggiunto il rifugio Cazzaniga Merlini (1889 m) la salita è completata, lo lasciamo sulla sinistra e scendendo appena 300metri raggiungiamo il rifugio Nicola (1870 m).
Con la particolare forma del tetto a piramide che richiama il monte Sodadura proprio di fronte è uno dei rifugi più particolari che abbiamo visto. Abbiamo pranzato più volte in questo rifugio e ci siamo sempre trovati bene anche se l’ultima volta abbiamo trovato i prezzi decisamente più alti.
Discesa ciaspolata ai Piani di Artavaggio
Dal rifugio Nicola bisogna seguire la pista battuta che scende fino ad arrivare ai tappetini degli impianti sciistici di fronte al rifugio Angelo Casari. Anche questo rifugio ve lo consigliamo per una pausa pranzo, si mangia molto bene. Fate attenzione quando arrivate a questo punto a non seguire le indicazione per la funivia che la trovate continuando dritto ma svoltate a destra entrando nel sentiero CAI 724 appena superato il rifugio Casari.
La discesa continua entrando nel bosco fino a raggiungere Il baitello del vallone dove avevamo svoltato a sinistra all’andata. Da questo punto proseguite lungo la strada dell’andata fino al parcheggio.
Considerazioni trekking con nenonato o bambini piccoli
Se state cercando dove ciaspolare vicino a Milano con bambini piccoli o neonati, i Piani di Artavaggio sono il luogo ideale. L’accortezza come sempre sta nel essere attrezzati con le ciaspole per i tratti parecchio innevati e con i ramponcini per eventuali tratti col giaccio.
Il fatto di avere come punto di arrivo un rifugio gioca a vostro favore garantendo un appoggio per il pranzo e un luogo caldo per il cambio del pannolino. Il bagno del rifugio Nicola infatti, è dotato di fasciatoio, una nota super positiva.
La discesa è molto semplice e se doveste essere stanchi o in ritardo, la funivia rende tutto più facile da gestire.
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